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    adamın hası adamın dibi canım gavat panpam benim
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    çok kaliteli biridir. seviyeli, daşşaklı
    bir yazardır. neslinin yüz akıdır,
    panpalarına örnek olan yüce
    şahsiyettir. yardımseverdir. adamın
    anasını giber atar. sözünün eridir.
    adam gibi adamdır, verdiği sözü
    tutar. gececi tayfadandır. am
    üstünde am bırakmayan neslin
    öncülerindendir.
    panpamızın lafı üstüne laf söyleyen
    katıksız huur çocuğudur.
    özet geç bin diyenler için : taşşağını
    yalayın binler, taşşaklı yazardır.
    zütünüzden şırangayla kan alır.
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    Gavat dayıdan sevgilerle :d
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    ▲ ▲
    [◕.◕]
    /)__)
    -"--"-

    severim kendisini
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    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
    (95.5.96.186, anlrcavictor ?, 02.09.2014 01:06)
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    viene arrestato a roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento dell'ıtalia nella guerra
    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
    (95.5.96.186, anlrcavictor ?, 02.09.2014 01:06)
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    paylaşımsever panpa
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    L'8 luglio 1912, al congresso del PSI di Reggio Emilia, avanzò una mozione di espulsione (definita da lui anche lista di proscrizione) nei confronti dei riformisti Leonida Bissolati, Ivanoe Bonomi, Angiolo Cabrini e Guido Podrecca,[44] che venne accolta. L'accusa era di "gravissima offesa allo spirito della dottrina e alla tradizione socialista".[45] Quindi entrò nella direzione nazionale del partito. Collaborò poi con Folla, giornale di Paolo Valera, firmandosi con lo pseudonimo "L'homme qui cherche". Grazie agli eventi del 1912 e alle sue qualità di brillante oratore, nel novembre 1912 divenne esponente di spicco dell'ala massimalista del socialismo italiano e giunse alla direzione dell'Avanti!, organo ufficiale del partito, succedendo a Claudio Treves (Angelica Balabanoff venne scelta per il ruolo di viceredattore capo).[46] Nello stesso periodo (novembre 1913) fondò un proprio giornale, Utopia, che diresse fino allo scoppio della guerra e sul quale pote' esprimere tutte le proprie opinioni, anche quelle in contrasto con la linea ufficiale del partito. Sempre nel 1913, Mussolini si presentò, nel collegio di Forlì, come candidato socialista alle elezioni per la Camera dei Deputati, ma venne sconfitto da Giuseppe Gaudenzi, repubblicano (tradizionalmente, i repubblicani erano molto forti nel forlivese).

    Al congresso del Partito Socialista di Ancona del 1914, presentò con Giovanni Zibordi una mozione (accolta) con la quale si riconobbe esser incompatibile l'appartenenza alla massoneria per un socialista.[47] Il 9 giugno venne eletto consigliere comunale a Milano ed fu protagonista della Settimana Rossa.

    Allo scoppio della grande guerra interpretò con fermezza la linea non interventista dell'Internazionale Socialista. Mussolini era del parere che il conflitto non poteva giovare agli interessi dei proletari italiani bensì solo a quelli dei capitalisti.[48] Nello stesso periodo, all'insaputa dell'opinione pubblica, il Ministero degli Esteri stava avviando un'operazione di persuasione negli ambienti socialisti e cattolici per ottenere un atteggiamento favorevole verso un possibile intervento dell'Italia in guerra.[49] Riguardo agli ambienti socialisti, individuò nel quotidiano del partito uno strumento per portare i socialisti dalla propria parte. fu Filippo Naldi, "faccendiere" con numerosi agganci tra gli ambienti finanziari e il giornalismo (e direttore del bolognese Resto del Carlino), a prendere contatti con il direttore dell'Avanti.[50]

    Il 26 luglio Mussolini pubblicò un editoriale intitolato Abbasso la guerra, a favore della scelta antibellicista; ma negli stessi giorni compaiono altri articoli, a firme di noti esponenti del partito, che pur mantenendo fermo l'atteggiamento di fondo contro la guerra cominciavano a discutere sull'alleato che avrebbe potuto giovare alla causa italiana.[senza fonte] Già nei primi mesi del conflitto appariva quindi tutta l'incertezza del Partito Socialista, che non sapeva risolversi tra la sua inclinazione antimilitarista e la propensione verso la guerra come mezzo per rinnovare la lotta politica e smuovere gli equilibri consolidati nel Paese.[51]
    Uno dei primi a porre dubbi sulla neutralità assoluta fu Bissolati, a cui seguirono Prezzolini, Salvemini, i repubblicani, i radicali, i massoni, i socialisti riformisti e i sindacalisti rivoluzionari.[52] I primi attacchi a Mussolini relativi ad un suo possibile cambio d'opinione si ebbero il 28 agosto 1914 in un articolo de "Il giornale d'Italia" e continuarono nei successivi settembre e ottobre in altri quotidiani. È in questo contesto che Naldi pubblicò un polemico articolo sul Resto del Carlino (7 ottobre 1914, scritto da Libero Tancredi, in cui accusava Mussolini di doppiogiochismo, ottenendo l'irata reazione del direttore dell'Avanti!. Cogliendo l'occasione per un chiarimento, Naldi si recò a Milano nella sede del quotidiano e conobbe personalmente Mussolini.[senza fonte] Sfruttando forse la sua insofferenza per la posizione ambigua del partito, ottenne da Mussolini una prima "conversione", da posizioni antibelliciste a un neutralismo condizionato.[senza fonte]

    Mussolini socialista interventista
    Il 18 ottobre, mutando esplicitamente la propria originaria posizione, Mussolini pubblicò sulla Terza pagina dell'Avanti! un lungo articolo intitolato «Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva ed operante», in cui rivolse un appello ai socialisti sul pericolo che una neutralità avrebbe comportato per il partito, cioè la condanna all'isolamento politico. Secondo Mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese.[53]

    La sua nuova linea non venne accettata dal partito; nel giro di due giorni Mussolini rassegnò le dimissioni (20 ottobre). Nel periodo di direzione Mussolini, il giornale era salito da 30-45.000 copie nel 1913 a 60-75.000 copie nei primi mesi del 1914.[54] Grazie all'aiuto finanziario di alcuni gruppi industriali (ancora con la mediazione di Filippo Naldi),[55] Mussolini riesce rapidamente a fondare un suo giornale. Il nuovo quotidiano è Il Popolo d'Italia, il cui primo numero uscì il 15 novembre 1914.[56] Dalle colonne del suo giornale Mussolini attaccò senza remore i suoi vecchi compagni. Col partito era rottura: il 29 novembre Mussolini venne espulso dal PSI.
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    Mussolini mentre viene arrestato a Roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento dell'Italia nella guerra
    I tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono Mussolini di indegnità morale. Secondo il Partito Socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in Italia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-Intesa. La questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra Mussolini e il direttore del Carlino Naldi.[57]

    Solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare Mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in Svizzera rappresentanti dell'Intesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    In particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a Roma, Mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del Ministero francese a Roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese Charles Dumas, capo di gabinetto del ministro francese Jules Guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo Popolo d'Italia l'entrata in guerra dell'Italia al fianco delle potenze alleate".[59]

    In dicembre prese parte a Milano alla fondazione dei "Fasci di azione rivoluzionaria" di Filippo Corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    In seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « Questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! La disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. Quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'Italia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. Non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il Parlamento in Italia sia un bubbone pestifero. Occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    Mussolini soldato nella Grande Guerra

    Con l'uniforme dei Bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    Alla dichiarazione di guerra all'Austria-Ungheria (23 maggio 1915), Mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] Venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º Reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º Reggimento bersaglieri. Tenne un diario di guerra, pubblicato sul Popolo d'Italia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    Mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    Il 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. Nel "Rapporto Gasti" si legge, tra l'altro, «Attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». Il 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    Il 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul Carso.[64]Fu operato nell' ospedaletto da campo di Ronchi di Soleschiano dal clinico chirurgo Giuseppe Tusini, fondatore e preside dell' Università Castrense di San Giorgio di Nogaro[65]. Durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da Vittorio Emanuele III.[66] In questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] Dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    Mussolini tornò alla direzione de Il Popolo d'Italia nel giugno 1917.[72] Il 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "Quotidiano socialista" a "Quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] In dicembre pubblicò sul giornale l'articolo Trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'Italia post-bellica e prefigurò i combattenti della Grande Guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    Stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico Samuel Hoare (futuro Segretario per gli Affari Esteri e successivamente Segretario degli Interni) prese accordi con Mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di Caporetto.[75][76] Mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
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    e, secondo una relazione della Polizia del 10 aprile 1917, finanziamenti da parte di ricchi industriali milanesi, da Banche per la pubblicità dei prestiti di guerra, da singoli sovvenzionatori come Cesare Goldmann e probabilmente Filippo Naldi, dalla Banca Italiana di Sconto e dalla massoneria.[77] Ci furono probabilmente anche legami con i gruppi industriali Ansaldo e Toeplitz (e legata a quest'ultimo la Banca Commerciale Italiana).[78]

    Il Fascismo e la rivoluzione fascista

    Mussolini e D'Annunzio

    Incontro tra Mussolini e D'Annunzio
    La fondazione dei Fasci italiani di combattimento avvenne a Milano il 23 marzo 1919 in Piazza San Sepolcro; stando allo stesso Mussolini non erano presenti che una cinquantina di aderenti,[79][80] ma negli anni successivi, quando la qualifica di sansepolcrista dava automaticamente diritto a vantaggi cospicui in termini economici e di prestigio sociale, furono centinaia coloro che riuscirono a far aggiungere alla lista il loro nome.[79]

    Tra marzo e giugno i futuristi di Filippo Tommaso Marinetti divennero la componente principale del Fascio milanese e fecero sentire la loro influenza ideologica;[81] tuttavia Mussolini ebbe modo di affermare: "Noi siamo, soprattutto, dei libertari cioè della gente che ama la libertà per tutti, anche per avversari. (... ) Faremo tutto il possibile per impedire la censura e preservare la libertà di pensiero di parola, la quale costituisce una delle più alte conquiste ed espressioni della civiltà umana".[82]

    Dall'esperienza dei Freikorps tedeschi trasse la conclusione che squadre di uomini armati potevano essere utilissime per intimidire l'opposizione: il 15 aprile 1919, subito dopo un comizio della Camera del Lavoro all'Arena Civica, fascisti, arditi, nazionalisti e allievi ufficiali, guidati da Marinetti e Ferruccio Vecchi si lanciarono contro la sede dell'Avanti!, attaccandola e devastandola, dopo una serie di colluttazioni stradali con gruppi socialisti e dopo che dalla sede del giornale venne sparato un colpo di pistola che uccise un soldato, Martino Speroni.[83] Mussolini si tenne in disparte, credendo che i suoi uomini non fossero ancora pronti per combattere una "battaglia di strada", ma difese il fatto compiuto.[84] Procedette quindi a reclutare un esercito di arditi pronti a vari assalti frontali e trasportò nella sede del Popolo d'Italia una grande quantità di materiali bellici, per prevenire un possibile "contrattacco rosso".[85]

    In giugno Mussolini si schierò contro il governo guidato da Francesco Saverio Nitti; per i fascisti il neopresidente del consiglio era il rappresentante di quella vecchia classe politica che essi intendevano soppiantare.[86] Dalla debolezza dell'esecutivo Mussolini voleva trarre la forza per attuare una rivoluzione,[87] e per tutta l'estate il suo nome fu associato a complotti volti a realizzare un colpo di Stato.[88]

    Il 12 settembre, Mussolini promosse davanti alla sede de Il Popolo d'Italia una sottoscrizione a favore dell'impresa fiumana di Gabriele D'Annunzio, dopo aver incontrato quest'ultimo per la prima volta a Roma il 23 giugno.[89] Il 7 ottobre era a Fiume, dove ebbe colloqui con D'Annunzio. I rapporti con il Vate furono comunque estremamente fugaci, e condizionati da reciproca diffidenza e rivalità: Mussolini mal sopportava l'idea che D'Annunzio potesse relegarlo in secondo piano; D'Annunzio gli scrisse una lettera tacciandolo di codardia, ma quando la missiva venne pubblicata dal Popolo d'Italia questo passaggio fu censurato.[90]

    Il 9 ottobre si tenne a Firenze il primo Congresso dei Fasci di Combattimento: venne deciso di presentarsi alle imminenti elezioni politiche senza aderire a nessuna alleanza. Alle elezioni politiche del 16 novembre 1919 i fascisti, nonostante le candidature "eccellenti" dello stesso Mussolini e di Marinetti a Milano, non ottennero neanche un seggio, e nella provincia di Milano presero soltanto 4675 voti.[91] Inoltre, il 18 novembre Mussolini fu arrestato per poche ore con l'accusa di detenzione di armi ed esplosivi, e venne rilasciato grazie anche all'intervento del senatore liberale Luigi Albertini.[92]

    Dall'infelice esperienza Mussolini trasse la conclusione che il fascismo era guardato con diffidenza dall'elettorato conservatore ed era troppo simile ai socialisti per l'elettorato progressista; pertanto, avendo il fascismo fallito come movimento di sinistra, esso avrebbe potuto trovare un suo spazio come aggregazione di destra.[93] All'inizio del 1920 Mussolini s'impegnò per aumentare i propri consensi nel nord-est, e in particolare a Trieste, città di frontiera dove convivevano non senza attriti italiani e slavi.[94]

    Il 24 e il 25 maggio 1920 Mussolini partecipò al secondo Congresso dei Fasci di combattimento, che si teneva al teatro lirico di Milano. I Fasci di combattimento, grazie alla progressiva svolta a destra, iniziarono ad avere finanziamenti da parte di industriali, i quali venivano in cambio protetti da squadre di arditi.[95] In giugno si schierò a favore di Giolitti, con il quale in ottobre s'incontrò per la risoluzione della questione di Fiume: pur biasimandolo per aver ritirato le truppe dall'Albania, gli fece capire che un accordo con i liberalconservatori era possibile.[senza fonte] Il 12 novembre, con il fondo L'accordo di Rapallo, commentò abbastanza favorevolmente il trattato italo-jugoslavo firmato da Giolitti, con cui Fiume diveniva una città libera. Successivamente ad una discussione del Comitato Centrale dei Fasci del 15 novembre Mussolini modificò la propria opinione sulla bontà del trattato.[96]

    Nel gennaio del 1921 la minoranza comunista usciva dal PSI per fondare il Partito Comunista d'Italia; ciò mise in allarme Mussolini perché i socialisti, ricollocatisi su posizioni più moderate, avrebbero potuto essere interpellati da Giolitti per una collaborazione governativa, escludendo in questo modo i fascisti dagli scenari politici principali. Il 2 aprile, dopo aver sfilato con gli squadristi in camicia nera in occasione dei solenni funerali delle vittime del terrorismo anarchico del teatro Diana[senza fonte], Mussolini accettò la richiesta di Giolitti di far parte dei Blocchi Nazionali,[97] contando di poter addomesticare i fascisti alle sue posizioni politiche e utilizzarli per indebolire le opposizioni.
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    mussolini mentre viene arrestato a roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento dell'ıtalia nella guerra
    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
    (95.5.96.186, anlrcavictor ?, 02.09.2014 01:06)
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    mussolini mentre viene arrestato a roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento dell'ıtalia nella guerra
    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
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    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
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    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
    (95.5.96.186, anlrcavictor ?, 02.09.2014 01:06)
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    mussolini mentre viene arrestato a roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento dell'ıtalia nella guerra
    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
    (95.5.96.186, anlrcavictor ?, 02.09.2014 01:06)
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    mussolini mentre viene arrestato a roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento dell'ıtalia nella guerra
    ı tempi dell'operazione e la provenienza dei finanziamenti insospettirono gli ex compagni, che accusarono mussolini di indegnità morale. secondo il partito socialista egli avrebbe ricevuto fondi occulti da agenti francesi in ıtalia, che lo avrebbero corrotto per farlo aderire alla causa dell'interventismo pro-ıntesa. la questione fini` davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'associazione lombarda dei giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra mussolini e il direttore del carlino naldi.[57]

    solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese nell'aiutare mussolini, che comunque sappiamo aver incontrato in svizzera rappresentanti dell'ıntesa, i quali gli assicurano il loro appoggio.[58]

    ın particolare secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a roma, mussolini - che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del ministero francese a roma» - avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese charles dumas, capo di gabinetto del ministro francese jules guesde, socialista, dieci milioni di franchi "per caldeggiare sul suo popolo d'ıtalia l'entrata in guerra dell'ıtalia al fianco delle potenze alleate".[59]

    ın dicembre prese parte a milano alla fondazione dei "fasci di azione rivoluzionaria" di filippo corridoni, partecipando poi al loro primo congresso il 24 e il 25 gennaio 1915.

    exquisite-kfind.png per approfondire, vedi fascio rivoluzionario d'azione internazionalista.
    ın seguito il suo interventismo si fece sempre più acceso, accompagnato dalla veemenza contro le istituzioni parlamentari, che nella sua idea di guerra come anticamera della rivoluzione avrebbero dovuto essere spazzate via dalla novità della guerra mondiale, grazie alla quale le masse rivoluzionarie si sarebbero affacciate armate alla storia:[60]

    « questi deputati che minacciano pronunciamenti alla maniera delle republichette sud-americane, questi deputati che diffondono – con le più inverosimili esagerazioni – il panico nella fedele mandria elettorale; questi deputati pusillanimi, ciarlatani… questi deputati andrebbero consegnati ai tribunali di guerra! la disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso. quanto a me, sono sempre più fermamente convinto che per la salute dell'ıtalia bisognerebbe fucilare, dico fucilare, nella schiena, qualche dozzina di deputati, e mandare all'ergastolo un paio almeno di ex ministri. non solo, ma io credo con fede sempre più profonda, che il parlamento in ıtalia sia un bubbone pestifero. occorre estirparlo. »
    (discorso interventista del 15 maggio 1915.[61])
    mussolini soldato nella grande guerra

    con l'uniforme dei bersaglieri (1915) combatte nella prima guerra mondiale.
    alla dichiarazione di guerra all'austria-ungheria (23 maggio 1915), mussolini fece domanda per arruolarsi volontario, e questa come nella maggioranza dei casi venne respinta dagli uffici di leva.[62] venne chiamato come coscritto il 31 agosto 1915, e fu assegnato come soldato semplice al 12º reggimento bersaglieri; il 13 settembre parti' per il fronte con l'11º reggimento bersaglieri. tenne un diario di guerra, pubblicato sul popolo d'ıtalia (fine dicembre 1915 - 13 febbraio 1917), nel quale raccontò la vita in trincea e prefigurò se stesso come eroe carismatico di una comunità nazionale, socialmente gerarchica e obbediente.[63]

    mussolini convalescente all'ospedale militare dopo un incidente occorso durante un'esercitazione (1917).
    ıl 1º marzo 1916 fu promosso caporale per meriti di guerra. nel "rapporto gasti" si legge, tra l'altro, «attività esemplare, qualità battagliere, serenità di mente, incuranza ai disagi, zelo, regolarità nell'adempimento dei suoi doveri, primo in ogni impresa di lavoro e ardimento». ıl 31 agosto successivo venne nominato caporal maggiore.

    ıl 23 febbraio 1917 fu ferito gravemente dallo scoppio di un lanciabombe durante un'esercitazione sul carso.[64]fu operato nell' ospedaletto da campo di ronchi di soleschiano dal clinico chirurgo giuseppe tusini, fondatore e preside dell' università castrense di san giorgio di nogaro[65]. durante la convalescenza venne visitato nel sanatorio da vittorio emanuele ııı.[66] ın questo periodo fece circolare due leggende: che aveva rifiutato l'anestetico mentre gli estraevano le schegge dal corpo[67] e che gli austriaci, considerandolo il nemico più potente, bombardarono l'ospedale in cui si trovava allo scopo di ucciderlo.[68][69][70] dopo la prima convalescenza in ospedale militare e le due successive licenze venne congedato illimitatamente nel 1919.[71]

    mussolini tornò alla direzione de ıl popolo d'ıtalia nel giugno 1917.[72] ıl 1º agosto 1918 modificò il sottotitolo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori", indicando chiaramente la strada da intraprendere.[73] ın dicembre pubblicò sul giornale l'articolo trincerocrazia, in cui rivendicò per i reduci dalle trincee il diritto di governare l'ıtalia post-bellica e prefigurò i combattenti della grande guerra come l'aristocrazia di domani e il nucleo centrale di una nuova classe dirigente.[74]

    stando a documenti resi pubblici nel 2009, fu in questo periodo che l'allora tenente colonnello del servizio segreto militare britannico samuel hoare (futuro segretario per gli affari esteri e successivamente segretario degli ınterni) prese accordi con mussolini, fornendogli una retribuzione settimanale di 100 sterline in cambio dell'impegno a sostenere la linea bellica anche dopo la sconfitta di caporetto.[75][76] mussolini in questo periodo ricevette per il suo giornale anch
    (95.5.96.186, anlrcavictor ?, 02.09.2014 01:06)
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    l'8 luglio 1912, al congresso del psı di reggio emilia, avanzò una mozione di espulsione (definita da lui anche lista di proscrizione) nei confronti dei riformisti leonida bissolati, ıvanoe bonomi, angiolo cabrini e guido podrecca,[44] che venne accolta. l'accusa era di "gravissima offesa allo spirito della dottrina e alla tradizione socialista".[45] quindi entrò nella direzione nazionale del partito. collaborò poi con folla, giornale di paolo valera, firmandosi con lo pseudonimo "l'homme qui cherche". grazie agli eventi del 1912 e alle sue qualità di brillante oratore, nel novembre 1912 divenne esponente di spicco dell'ala massimalista del socialismo italiano e giunse alla direzione dell'avanti!, organo ufficiale del partito, succedendo a claudio treves (angelica balabanoff venne scelta per il ruolo di viceredattore capo).[46] nello stesso periodo (novembre 1913) fondò un proprio giornale, utopia, che diresse fino allo scoppio della guerra e sul quale pote' esprimere tutte le proprie opinioni, anche quelle in contrasto con la linea ufficiale del partito. sempre nel 1913, mussolini si presentò, nel collegio di forlì, come candidato socialista alle elezioni per la camera dei deputati, ma venne sconfitto da giuseppe gaudenzi, repubblicano (tradizionalmente, i repubblicani erano molto forti nel forlivese).

    al congresso del partito socialista di ancona del 1914, presentò con giovanni zibordi una mozione (accolta) con la quale si riconobbe esser incompatibile l'appartenenza alla massoneria per un socialista.[47] ıl 9 giugno venne eletto consigliere comunale a milano ed fu protagonista della settimana rossa.

    allo scoppio della grande guerra interpretò con fermezza la linea non interventista dell'ınternazionale socialista. mussolini era del parere che il conflitto non poteva giovare agli interessi dei proletari italiani bensì solo a quelli dei capitalisti.[48] nello stesso periodo, all'insaputa dell'opinione pubblica, il ministero degli esteri stava avviando un'operazione di persuasione negli ambienti socialisti e cattolici per ottenere un atteggiamento favorevole verso un possibile intervento dell'ıtalia in guerra.[49] riguardo agli ambienti socialisti, individuò nel quotidiano del partito uno strumento per portare i socialisti dalla propria parte. fu filippo naldi, "faccendiere" con numerosi agganci tra gli ambienti finanziari e il giornalismo (e direttore del bolognese resto del carlino), a prendere contatti con il direttore dell'avanti.[50]

    ıl 26 luglio mussolini pubblicò un editoriale intitolato abbasso la guerra, a favore della scelta antibellicista; ma negli stessi giorni compaiono altri articoli, a firme di noti esponenti del partito, che pur mantenendo fermo l'atteggiamento di fondo contro la guerra cominciavano a discutere sull'alleato che avrebbe potuto giovare alla causa italiana.[senza fonte] già nei primi mesi del conflitto appariva quindi tutta l'incertezza del partito socialista, che non sapeva risolversi tra la sua inclinazione antimilitarista e la propensione verso la guerra come mezzo per rinnovare la lotta politica e smuovere gli equilibri consolidati nel paese.[51]
    uno dei primi a porre dubbi sulla neutralità assoluta fu bissolati, a cui seguirono prezzolini, salvemini, i repubblicani, i radicali, i massoni, i socialisti riformisti e i sindacalisti rivoluzionari.[52] ı primi attacchi a mussolini relativi ad un suo possibile cambio d'opinione si ebbero il 28 agosto 1914 in un articolo de "ıl giornale d'ıtalia" e continuarono nei successivi settembre e ottobre in altri quotidiani. è in questo contesto che naldi pubblicò un polemico articolo sul resto del carlino (7 ottobre 1914, scritto da libero tancredi, in cui accusava mussolini di doppiogiochismo, ottenendo l'irata reazione del direttore dell'avanti!. cogliendo l'occasione per un chiarimento, naldi si recò a milano nella sede del quotidiano e conobbe personalmente mussolini.[senza fonte] sfruttando forse la sua insofferenza per la posizione ambigua del partito, ottenne da mussolini una prima "conversione", da posizioni antibelliciste a un neutralismo condizionato.[senza fonte]

    mussolini socialista interventista
    ıl 18 ottobre, mutando esplicitamente la propria originaria posizione, mussolini pubblicò sulla terza pagina dell'avanti! un lungo articolo intitolato «dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva ed operante», in cui rivolse un appello ai socialisti sul pericolo che una neutralità avrebbe comportato per il partito, cioè la condanna all'isolamento politico. secondo mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese.[53]

    la sua nuova linea non venne accettata dal partito; nel giro di due giorni mussolini rassegnò le dimissioni (20 ottobre). nel periodo di direzione mussolini, il giornale era salito da 30-45.000 copie nel 1913 a 60-75.000 copie nei primi mesi del 1914.[54] grazie all'aiuto finanziario di alcuni gruppi industriali (ancora con la mediazione di filippo naldi),[55] mussolini riesce rapidamente a fondare un suo giornale. ıl nuovo quotidiano è ıl popolo d'ıtalia, il cui primo numero uscì il 15 novembre 1914.[56] dalle colonne del suo giornale mussolini attaccò senza remore i suoi vecchi compagni. col partito era rottura: il 29 novembre mussolini venne espulso dal psı.
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    l'8 luglio 1912, al congresso del psı di reggio emilia, avanzò una mozione di espulsione (definita da lui anche lista di proscrizione) nei confronti dei riformisti leonida bissolati, ıvanoe bonomi, angiolo cabrini e guido podrecca,[44] che venne accolta. l'accusa era di "gravissima offesa allo spirito della dottrina e alla tradizione socialista".[45] quindi entrò nella direzione nazionale del partito. collaborò poi con folla, giornale di paolo valera, firmandosi con lo pseudonimo "l'homme qui cherche". grazie agli eventi del 1912 e alle sue qualità di brillante oratore, nel novembre 1912 divenne esponente di spicco dell'ala massimalista del socialismo italiano e giunse alla direzione dell'avanti!, organo ufficiale del partito, succedendo a claudio treves (angelica balabanoff venne scelta per il ruolo di viceredattore capo).[46] nello stesso periodo (novembre 1913) fondò un proprio giornale, utopia, che diresse fino allo scoppio della guerra e sul quale pote' esprimere tutte le proprie opinioni, anche quelle in contrasto con la linea ufficiale del partito. sempre nel 1913, mussolini si presentò, nel collegio di forlì, come candidato socialista alle elezioni per la camera dei deputati, ma venne sconfitto da giuseppe gaudenzi, repubblicano (tradizionalmente, i repubblicani erano molto forti nel forlivese).

    al congresso del partito socialista di ancona del 1914, presentò con giovanni zibordi una mozione (accolta) con la quale si riconobbe esser incompatibile l'appartenenza alla massoneria per un socialista.[47] ıl 9 giugno venne eletto consigliere comunale a milano ed fu protagonista della settimana rossa.

    allo scoppio della grande guerra interpretò con fermezza la linea non interventista dell'ınternazionale socialista. mussolini era del parere che il conflitto non poteva giovare agli interessi dei proletari italiani bensì solo a quelli dei capitalisti.[48] nello stesso periodo, all'insaputa dell'opinione pubblica, il ministero degli esteri stava avviando un'operazione di persuasione negli ambienti socialisti e cattolici per ottenere un atteggiamento favorevole verso un possibile intervento dell'ıtalia in guerra.[49] riguardo agli ambienti socialisti, individuò nel quotidiano del partito uno strumento per portare i socialisti dalla propria parte. fu filippo naldi, "faccendiere" con numerosi agganci tra gli ambienti finanziari e il giornalismo (e direttore del bolognese resto del carlino), a prendere contatti con il direttore dell'avanti.[50]

    ıl 26 luglio mussolini pubblicò un editoriale intitolato abbasso la guerra, a favore della scelta antibellicista; ma negli stessi giorni compaiono altri articoli, a firme di noti esponenti del partito, che pur mantenendo fermo l'atteggiamento di fondo contro la guerra cominciavano a discutere sull'alleato che avrebbe potuto giovare alla causa italiana.[senza fonte] già nei primi mesi del conflitto appariva quindi tutta l'incertezza del partito socialista, che non sapeva risolversi tra la sua inclinazione antimilitarista e la propensione verso la guerra come mezzo per rinnovare la lotta politica e smuovere gli equilibri consolidati nel paese.[51]
    uno dei primi a porre dubbi sulla neutralità assoluta fu bissolati, a cui seguirono prezzolini, salvemini, i repubblicani, i radicali, i massoni, i socialisti riformisti e i sindacalisti rivoluzionari.[52] ı primi attacchi a mussolini relativi ad un suo possibile cambio d'opinione si ebbero il 28 agosto 1914 in un articolo de "ıl giornale d'ıtalia" e continuarono nei successivi settembre e ottobre in altri quotidiani. è in questo contesto che naldi pubblicò un polemico articolo sul resto del carlino (7 ottobre 1914, scritto da libero tancredi, in cui accusava mussolini di doppiogiochismo, ottenendo l'irata reazione del direttore dell'avanti!. cogliendo l'occasione per un chiarimento, naldi si recò a milano nella sede del quotidiano e conobbe personalmente mussolini.[senza fonte] sfruttando forse la sua insofferenza per la posizione ambigua del partito, ottenne da mussolini una prima "conversione", da posizioni antibelliciste a un neutralismo condizionato.[senza fonte]

    mussolini socialista interventista
    ıl 18 ottobre, mutando esplicitamente la propria originaria posizione, mussolini pubblicò sulla terza pagina dell'avanti! un lungo articolo intitolato «dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva ed operante», in cui rivolse un appello ai socialisti sul pericolo che una neutralità avrebbe comportato per il partito, cioè la condanna all'isolamento politico. secondo mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese.[53]

    la sua nuova linea non venne accettata dal partito; nel giro di due giorni mussolini rassegnò le dimissioni (20 ottobre). nel periodo di direzione mussolini, il giornale era salito da 30-45.000 copie nel 1913 a 60-75.000 copie nei primi mesi del 1914.[54] grazie all'aiuto finanziario di alcuni gruppi industriali (ancora con la mediazione di filippo naldi),[55] mussolini riesce rapidamente a fondare un suo giornale. ıl nuovo quotidiano è ıl popolo d'ıtalia, il cui primo numero uscì il 15 novembre 1914.[56] dalle colonne del suo giornale mussolini attaccò senza remore i suoi vecchi compagni. col partito era rottura: il 29 novembre mussolini venne espulso dal psı.
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    « Signori! Quello che io compio oggi, in quest'aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza. Da molti anni, anzi, da troppi anni, le crisi di governo erano poste e risolte dalla camera attraverso più o meno tortuose manovre ed agguati, tanto che una crisi veniva regolarmente qualificata un assalto ed il ministero rappresentato da una traballante diligenza postale. Ora è accaduto per la seconda volta nel breve volgere di un decennio che il popolo italiano - nella sua parte migliore- ha scavalcato un ministero e si è dato un governo al di fuori, al di sopra e contro ogni designazione del parlamento. Il decennio di cui vi parlo sta fra il maggio del 1915 e l'ottobre del 1922. Lascio ai melanconici zelatori del supercostituzionalismo il compito di dissertare più o meno lamentosamente su ciò. Io affermo che la rivoluzione ha i suoi diritti. Aggiungo, perché ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenziare al massimo grado la rivoluzione delle "camicie nere", inserendola intimamente come forza di sviluppo, di progresso e di equilibrio nella storia della nazione. Mi sono rifiutato di stravincere e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non ti abbandona dopo la vittoria. Con trecentomila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto. »

    Mussolini fotografato nel 1923.
    Nella Camera dei deputati Mussolini ottenne la fiducia con 306 voti a favore, 116 contrari (socialisti, comunisti e qualche isolato) e 7 astenuti (rappresentanti delle minoranze nazionali), nel Senato con 19 voti contrari.[118] Tra i favorevoli risultarono Giovanni Giolitti, Vittorio Emanuele Orlando, Luigi Facta e Antonio Salandra mentre Francesco Saverio Nitti abbandonò l'aula per protesta.[119] Il 25 novembre ottenne dalla Camera i pieni poteri in ambito tributario ed amministrativo[120] sino al 31 dicembre 1923, al fine di "ristabilire l'ordine". Il 15 dicembre 1922 si istituì il Gran Consiglio del Fascismo. Il 14 gennaio 1923 le camicie nere vennero istituzionalizzate attraverso la creazione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Il 9 giugno, dopo esser riuscito, con minacce, a far dimettere il principale antagonista parlamentare, Don Sturzo, ed a far frazionare il gruppo dei popolari con il suo pacato discorso del 15 luglio,[121] presentò alla Camera la nuova legge Acerbo in materia elettorale, approvata dalla stessa il 21 luglio ed il 13 novembre dal Senato,[122] divenendo poi la legge 18 novembre 1923, n. 2444.[123] Mussolini ebbe un successivo voto di fiducia il 15 luglio con 303 voti a favore, 140 contro e 7 astensioni.[124] Sempre in luglio, grazie all'appoggio britannico, nella conferenza di Losanna fu riconosciuto il dominio italiano sul Dodecaneso, occupato dal 1912.

    Il 27 agosto si verificò l'eccidio di Giannina: la spedizione militare Tellini, col compito di definire la linea di confine tra Grecia e Albania venne massacrata. Mussolini inviò un ultimatum alla Grecia per chiedere riparazioni, scuse ed onori ai morti e, in seguito al parziale rifiuto del governo greco, ordinò alla marina italiana di occupare Corfù.[125] Con questa azione, il nuovo presidente del consiglio voleva dimostrare di voler perseguire una politica estera forte e ottenne, grazie alla Società delle Nazioni, le riparazioni richieste (dietro l'abbandono dell'isola occupata).

    Il 19 dicembre presiedette alla firma dell'accordo tra Confindustria e la Confederazione delle Corporazioni fasciste (il cosiddetto "patto di Palazzo Chigi").[126] Il regio decreto 30 dicembre 1923 n. 2841 stabilì la creazione degli Enti Comunali di Assistenza (ECA) con compito di «coordinamento di tutte le attività, pubbliche o private, volte al soccorso degli indigenti, provvedendo, se necessario, alle loro cure, o promuovendo ove possibile l'educazione, l'istruzione e l'avviamento alle professioni, arti e mestieri». Essi furono unificati in due enti territoriali deputati all'assistenza sanitaria e materiale dei poveri e dell'infanzia abbandonata col regio decreto del 3 marzo 1933 n. 383.[Il R.D. non parla di ECA, che sono nati nel '37.]

    Il 27 gennaio 1924 venne firmato il trattato di Roma tra Italia e Jugoslavia, col quale quest'ultima riconobbe all'Italia Fiume,[127] annessa il 22 febbraio.[128] In seguito a questo, il 26 marzo il re conferì a Mussolini l'onorificenza dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata. A partire dalla marcia su Roma il governo italiano stabilì rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica, che vennero migliorati nel corso del febbraio 1923, giungendo al riconoscimento dell'URSS ed alla stipulazione di un trattato di commercio e navigazione il 7 febbraio 1924.[129] Un accordo con il Regno Unito permise all'Italia di acquisire l'Oltregiuba, regione keniota che venne annessa alla Somalia italiana. Il 24 marzo si ebbe il primo tentativo di radiotrasmissione di un discorso politico.

    Alle elezioni del 6 aprile 1924, la "Lista Nazionale" (nota con il nome di "Listone") ottenne il 60,1% dei voti e 356 deputati (poi ridotti a 355 per la morte di Giuseppe De Nava, non sostituito); ad essi si aggiunsero il 4,8% di voti e i 19 seggi conseguiti dalla "lista bis". Nel complesso le due liste governative raccolsero il 64,9% dei voti validi, eleggendo 375 parlamentari, di cui 275 iscritti al Partito Nazionale Fascista. Oltre al PNF erano entrati nel "Listone" la maggioranza degli esponenti liberali e democratici (tra cui Vittorio Emanuele Orlando, Antonio Salandra, ed Enrico De Nicola, che però ritirò la sua candidatura prima delle elezioni), ex popolari espulsi dal partito, demosociali e sardisti filofascisti, e numerose personalità della destra italiana.

    Le consultazioni si svolsero in un clima generale di violenza e intimidazioni,[130][131] nonostante Mussolini avesse inviato reiterati appelli all'ordine ai fascisti e telegrammi ai prefetti affinché impedissero a chiunque intimidazioni, provocazioni e aggressioni,[132] che avrebbero potuto portare le forze di minoranza a chiedere l'annullamento delle elezioni (che vedevano comunque favorito il "Listone").[133] Allo stesso tempo, Mussolini aveva impegnato telegraficamente i prefetti[134] affinché ogni sforzo fosse effettuato per assicurare la vittoria alla Lista Nazionale, attraverso l'opera di convincimento degli incerti e la lotta all'astensionismo, l'opera di propaganda sulla corretta compilazione della scheda elettorale,[135] e soprattutto attraverso manifestazioni e celebrazioni pubbliche patriottiche e religiose, nelle quali i Fasci locali avrebbero potuto presentarsi come gli unici detentori della legittimità a rappresentare la nazione.
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  20. 20.
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    en iyi adamlardan biri adam gibi adam panpaların kralıdır !
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