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    Nato a Roma il 25 settembre 1966, Ammaniti si iscrisse al corso di laurea in Scienze biologiche non completando tuttavia gli studi[1].

    Il suo primo romanzo, intitolato branchie!, è stato pubblicato dalla casa editrice Ediesse nel 1994, per essere poi acquisito dall'Einaudi nel 1997[2]. Il libro racconta la storia paradossale di un ragazzo romano malato di tumore che si trova catapultato suo malgrado in India, dove è costretto a vivere una serie di sgradevoli e stravaganti avventure. Nel 1999, dal libro è stato tratto il film con Gianluca Grignani e Valentina Cervi Branchie, diretto da Francesco Ranieri Martinotti e sceneggiato insieme a Fulvio Ottaviano; nonostante l'ingente budget, la pellicola si è rivelata un insuccesso[3].

    Nel 1995 Ammaniti ha pubblicato, insieme con il padre Massimo, famoso medico psichiatra, il saggio Nel nome del figlio, edito da Mondadori.[2] Nel 1996 ha recitato insieme alla sorella nel film a basso budget Cresceranno i carciofi a Mimongo di Fulvio Ottaviano.[1]

    Ha partecipato nel 1996 all'antologia Gioventù Cannibale, curata da Daniele Brolli e pubblicata da Einaudi, con un racconto scritto a quattro mani con Luisa Brancaccio. Sempre nel 1996 ha pubblicato per Mondadori Fango, raccolta di racconti che contiene, tra gli altri, i testi Vivere e morire al Prenestino e L'ultimo capodanno dell'umanità; da quest'ultimo è stato tratto nel 1998 il film di Marco Risi L'ultimo capodanno, alla sceneggiatura del quale collaborò lo stesso Ammaniti.

    Nel 1999 è uscito il romanzo Ti prendo e ti porto via, sempre per Mondadori.

    La notorietà a livello nazionale giunge per Ammaniti nel 2001, quando pubblica il romanzo Io non ho paura,[2] trasposto due anni dopo nell'omonimo film di Gabriele Salvatores.

    Nel 2004 ha scritto il soggetto per il film Il siero della vanità, diretto da Alex Infascelli.[1]

    Nel 2006 è stato pubblicato il romanzo Come Dio comanda, edito da Mondadori, accolto con favore dal pubblico, ma con alterni giudizi dalla critica[4][5][6], nonostante nel 2007 il romanzo si aggiudichi il premio Strega; il libro è stato inoltre adattato per il grande schermo, nuovamente da Salvatores, nel film Come dio comanda (2008).

    Nel 2009 ha pubblicato il romanzo Che la festa cominci edito da Einaudi, per il quale ha ottenuto una candidatura al premio Alabarda d'oro 2010.
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